Jump Scare: Una Tecnica Cinematografica di Suspense
Un jump scare è una tecnica usata nei film (soprattutto horror e thriller) e nei videogiochi per spaventare il pubblico causando un improvviso picco di terrore, solitamente accompagnato da un forte suono. Si basa sulla sorpresa, non sulla suspense o sul graduale accumulo di paura.
Come funziona?
- Anticipazione: Spesso, l'ambientazione prepara lo spettatore ad un evento inatteso, creando tensione.
- Silenzio/Calma: Un periodo di relativa quiete precede lo spavento, intensificando l'effetto.
- Improvviso Stimolo: Un'immagine spaventosa, un rumore forte, o entrambi, appaiono improvvisamente.
- Riflesso di Sopravvivenza: Lo spavento innesca una reazione fisica, come un salto, un urlo, o un aumento del battito cardiaco.
Critiche:
Sebbene efficace nel creare una reazione immediata, l'uso eccessivo o improprio dei jump scare può essere visto come cheap, pigro, o manipolativo. Molti critici sostengono che un buon horror dovrebbe costruire una paura psicologica e atmosferica più profonda invece di affidarsi unicamente a spaventi improvvisi. Un uso giudizioso, però, può essere un elemento efficace all'interno di un film più ampio.
Elementi Chiave:
- Rumore: Il suono gioca un ruolo fondamentale. Un suono acuto e improvviso, come un urlo o uno schianto, amplifica lo spavento.
- Immagine: L'apparizione di un'immagine inquietante o spaventosa è cruciale.
- Timing: Il tempismo è essenziale. Un jump scare deve arrivare inaspettatamente per massimizzare il suo impatto.
Esempi comuni:
- Un personaggio apre una porta e un mostro salta fuori.
- Un'immagine spaventosa appare improvvisamente sullo schermo con un forte suono.
- Un personaggio si gira e trova qualcuno (o qualcosa) inaspettatamente vicino a lui.
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